Beast of the yellow night

Dopo la fine della II guerra mondiale, Satana in persona salva il fuggitivo Joseph Langdon da morte certa a condizione che egli diventi un suo discepolo. Il diabolico patto costringe Langdon (che era un poco di buono) a vivere in eterno sotto nuove identità, commettendo azioni malvagie per conto del diavolo. Ma Langdon alla fine trova ha una moglie piacevole che lo ama ed è stanco di votarsi al male. Allora Satana per costringerlo a rispettare il patto, gli lancia una maledizione che lo trasforma periodicamente in un’orrenda creatura, simile ad un licantropo, che miete vittime innocenti…

A partire dalla fine degli anni ’50, alcune case di produzioni americane specializzate in film a budget ridotto, si orientarono a girare film in quei paesi che potevano offrire manovalanza a basso costo (con meno vincoli sindacali), unitamente magari a scenari esotici, interessanti o insoliti. E’ in quest’ottica che sono stati girati parecchi film nelle Filippine, ricorrendo almeno in parte a tecnici e attori locali, soprattutto per pellicole di genere fantastico, avventuroso ed erotico. Ricorrono spesso in queste coproduzioni USA/Filippine i nomi di Eddie Romero (regista, produttore, sceneggiatore) e di John Ashley (attore, produttore). Per quanto riguarda Beast of the Yellow Night (1971), Romero ed Ashley hanno collaborato con Roger Corman l’indiscusso maestro dei film a basso costo, realizzando con la sua casa di produzione New World Pictures, questo curioso ‘monster movie’ dalle tinte soprannaturali. Si tratta di un film dozzinale e sconclusionato, a partire dal bizzarro titolo, infatti nella pellicola le notti non sono gialle e le trasformazioni del mostro non avvengono solo di notte. Ma comunque rimane un’opera godibile, dotata di una certa rozza vitalità e con qualche spunto originale. Crude scene gore e qualche nudità contribuiscono a vivacizzare la storia, facendoci soprassedere sulla realizzazione approssimativa. Abbiamo anche un piccolo omaggio al Frankenstein del 1935 (La moglie di Frankenstein), nella scena del cieco ospitale che accoglie il tormentato mostro. A differenza di altri horror filippini, qui l’ambientazione è più urbana che esotico/avventurosa. Grezzo ma efficace il make-up del mostro.

Beast of the Yellow Night

John Ashley, prima della carriera filippina, interpretò negli USA alcuni ‘monster movies’, come La figlia di Frankenstein nel 1958. Poi fece una serie di film nelle Filippine con Eddie Romero per la Hemisphere Pictures. Quando il proprietario della Hemisphere si ammalò, Romero suggerì ad Ashley di subentrare nel finanziamento dei loro film. L’attore filippino Vic Diaz (classe 1932) interpreta con bravura un Satana affabile ma subdolo. Quentin Tarantino, noto fan del cinema exploitation, ha definito Vic Diaz come “il Peter Lorre filippino“. Mary Wilcox, la bionda e avvenente moglie del mostro, torna all’horror nel 1973 con La necrofila, piccolo ‘classico’ del cinema weird.

Titolo: Beast of the Yellow Night
Regia: Eddie Romero
Anno: 1971
Produzione: USA/Filippine – Eddie Romero, John Ashley, Roger Corman – colore, durata 87 min.
Sceneggiatura: Eddie Romero
Fotografia: Justo Paulino
Scenografia: Bobby Bautista
Effetti speciali: Teofilo Hilario, Tony Artieda (makeup)
Musica: Nestor Robles
Interpreti: John Ashley, Mary Charlotte Wilcox, Leopoldo Salcedo, Vic Diaz


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