Carnival of Souls (1962)Nel corso di una improvvisata sfida automobilistica tra ragazzi e ragazze, un auto con a bordo tre amiche precipita da un ponte nel fiume sottostante. Durante i soccorsi riemerge miracolosamente dalle acque Mary, una delle ragazze, apparentemente illesa. Ma la giovane ha difficoltà a tornare alla vita di tutti i giorni e comincia a essere perseguitata da una figura spettrale che sembra molto interessata a lei…

Il film, mai doppiato e distribuito nelle sale cinematografiche italiane, può essere considerato un piccolo cult del genere soprannaturale. Prodotto dallo stesso regista Herk Harvey con un budget di soli 33.000 dollari e girato in tre settimane, Carnival of Souls, bollato come B movie, passò inizialmente inosservato. Solo, con il passare degli anni, è stato riscoperto ed apprezzato, salendo al rango di cult-movie in America, dove talvolta viene proiettato nei festival cinematografici locali, soprattutto ad Halloween. Infatti a differenza dei B movies coevi, ci troviamo di fronte ad una pellicola abbastanza raffinata che si basa più su un’atmosfera inquietante e misteriosa che su facili spaventi. Il film regge ancora il confronto con il tempo e non appare datato, anzi la vicenda della sfortunata protagonista si fa seguire con la dovuta dose di mistero e paura che ci si aspetta da una pellicola di genere soprannaturale. Girato in Kansas e Utah prevalentemente con attori locali, la pellicola ha come protagonista la sconosciuta (ma brava) Candace Hilligoss, allieva di Lee Strasberg, che ben interpreta il ruolo di una giovane organista, che dopo essere inspiegabilmente sopravvissuta a un incidente d’auto, si trova perseguitata da spettrali apparizioni. Il regista Harvey gioca abilmente sul labile confine tra reale e irreale, tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Lo ‘stile’ è quello dei migliori episodi di Ai confini della realtà, la celebre serie televisiva rinomata anche per i suoi finali a sorpresa. E il finale di Carnival of Souls giunge abbastanza inaspettato, tanto da essere in seguito ripreso da alcune pellicole ben più famose.

Spoiler!

Tra i film apparentemente debitori di Carnival of Souls ricordiamo i celebri Il sesto senso e The Others.

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Di suggestiva efficacia risultano le ambientazioni in esterno (tra cui spicca il lugubre parco di divertimenti Saltair a Salt Lake City) che ci mostrano una provincia americana desolata e spettrale.
La colonna sonora è suonata su un organo da teatro in grado di produrre suoni unici che risultano ideali per accrescere il clima di tensione della storia. L’aspetto delle creature spettrali anticipa curiosamente quello degli zombi di Romero ne La Notte dei morti viventi. L’attrice Candace Hilligoss comparirà in un’altra pellicola horror di serie B, The Curse of the Living Corpse (1964). La macabra e spettrale figura che perseguita la protagonista è interpretata dallo stesso regista Herk Harvey. A testimonianza della sua fama postuma, di Carnival of Souls è stato girato un remake con lo stesso titolo nel 1998 sotto il patrocinio ‘commerciale’ di Wes Craven ma in verità ha poco in comune con l’originale, tranne il finale. Compare in un cameo Sidney Berger, già apparso nel film originale nel ruolo di John Linden, l’invadente corteggiatore della protagonista. 

Possiamo ritenere Carnival of Souls un’opera che anticipa (a parte i titoli sopracitati nella sezione spoiler) in qualche modo l’atmosfera di certi lavori di David Lynch o di alcuni macabri horror giapponesi come Kairo.

Titolo: Carnival of Souls
Regia: Herk Harvey
Anno: 1962
Produzione: USA – Harcourt Productions – b/n – durata 78 min.
Sceneggiatura: John Clifford
Fotografia: Maurice Prather
Musica: Gene Moore
Interpreti: Candace Hilligoss, Frances Feist, Sidney Berger, Herk Harvey


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Film completo – Public Domain