Phantasm

Un giovane, dopo essersi appartato in un cimitero con una misteriosa donna, viene trovato morto l’indomani. Alcuni giorni dopo gli amici più stretti partecipano al funerale, addolorati e stupiti da quello che credono inizialmente un suicidio. Assiste da lontano alla cerimonia anche il fratello più piccolo di uno dei partecipanti, Mike che ha perso da poco i genitori e teme che anche il fratello maggiore lo possa abbandonare. Alla fine della cerimonia Mike, munito di binocolo, vede il becchino, un sinistro individuo di notevole statura, sollevare senza sforzo la pesante bara del defunto e rimetterla sul carro funebre, invece di seppellirla. Incuriosito dallo strano comportamento del becchino, Mike decide di indagare cercando di coinvolgere anche lo scettico fratello maggiore…

Fantasmi (Phantasm) è un film dal budget limitato, realizzato quasi tutto in famiglia, che si è guadagnato il titolo di piccolo cult con pieno merito. L’allora giovane regista Don Coscarelli disse che per il soggetto si era ispirato ad un suo sogno adolescenziale ed in effetti tutta la vicenda ha un andamento trasognato e surreale che conferisce al film un suggestivo alone di mistero.

Già da qualche anno andavano per la maggiore nel cinema horror il filone degli zombi e quello delle possessioni demoniache, diretti discendenti rispettivamente de La notte dei morti viventi e de L’Esorcista. Inoltre cominciavano ad imperversare i cosiddetti slasher movies, prematuramente ingabbiati in trame prevedibili e ripetitive piene di ragazzi/e poco svegli massacrati dal mostro di turno (Venerdì 13). Di fronte a tutto questo Fantasmi rappresenta una piacevole diversità, con il suo intreccio sgangherato ed onirico che sembra voler sfiorare anche temi importanti come i disagi dell’adolescenza di fronte ad una perdita, la paura della morte e dell’abbandono, i legami famigliari come àncora di salvezza contro le avversità della vita. Ma al di là di opinabili letture a posteriori, il film si basa essenzialmente su alcune trovate fantasiose ed originali (che ci fanno sorvolare su qualche dialogo non proprio irresistibile) come il lugubre guardiano del cimitero che all’occorrenza può assumere le sembianze di un’avvenente ragazza, il labirintico mausoleo di marmo pieno di loculi, le sfere volanti munite di punte, il dito nella scatola che diventa una mosca gigante, i nani schiavi ricavati da cadaveri ‘compattati’… Ad un certo punto il film ha un’insolita svolta in chiave fantascientifica (il portale dimensionale) ma il volenteroso Coscarelli (che ha curato anche sceneggiatura e fotografia) evita di fornirci troppe spiegazioni, facendo rimanere il tutto sospeso in una strana atmosfera da incubo che anche il finale non contribuisce a dissipare completamente.

Fantasmi

Quello che doveva rimanere uno stravagante film fantasy/horror di nicchia, realizzato con pochi mezzi, inaspettatamente ha incassato solo negli Stati Uniti 15 milioni di dollari. Il padre del regista contribuì a finanziare la pellicola con 300mila dollari e la madre Kate lavorò alle scenografie e al trucco. Spinto dal buon successo ottenuto, negli anni successivi Coscarelli ha diretto tre sequel (Fantasmi II, Fantasmi III – Lord of the Dead, Phantasm IV: Oblivion) e un quinto capitolo è in arrivo (Phantasm V: Ravager). La serie ha consacrato soprattutto il personaggio dell’Uomo Alto (The Tall Man), l’inquietante becchino interpretato da Angus Scrimm. L’attore per enfatizzare la sua già notevole statura (193 cm) dovette indossare abiti di taglia più piccola e mettere dei rialzi sotto le scarpe. Invece gli gnomi incappucciati erano interpretati da bambini. La scena in cui il giovane protagonista Mike, in visita da una veggente, deve inserire una mano in una scatola per vincere le sue paure, anticipa curiosamente una sequenza simile presente nel film Dune (1984) di David Lynch.

 

Titolo: Fantasmi (Phantasm)
Regia: Don Coscarelli
Anno: 1979
Produzione: USA – Embassy Pictures – colore, durata 88 min.
Sceneggiatura: Don Coscarelli
Fotografia: Don Coscarelli
Scenografia: Kate Coscarelli
Effetti speciali: Paul Pepperman
Musica: Fred Myrow, Malcolm Seagrave
Interpreti: Michael Baldwin, Bill Thornbury, Reggie Bannister, Angus Scrimm


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