Siamo nel tiepido mese di aprile ma l’inverno sta tornando. No, non si tratta di un’infausta previsione meteorologica ma dell’attesissimo ritorno in tv del Trono di Spade, arrivato ormai alla 6° stagione. Quindi tutti ai posti di combattimento a partire dal 24 aprile sul canale statunitense HBO e dal giorno successivo sugli schermi italiani di Sky Atlantic.
Purtroppo, soprattutto per i lettori dei romanzi, bisognerà rassegnarsi al fatto che gli eventi narrati nella 5° stagione televisiva hanno raggiunto e superato quelli dei libri. Ma, nonostante il rischio di vedere diminuire tra i lettori l’interesse per l’uscita di Winds of Winter, George R.R.Martin ha perseverato, un po’ inspiegabilmente, nella sua lentissima scrittura. Però sarà difficile trattenersi dal vedere gli episodi televisivi (data anche la loro innegabile qualità) per evitare spoiler sull’ultimo romanzo di Martin. Alla fine ci si accontenterà di scoprire le differenze tra la serie e i romanzi.
Comunque l’avvincente e incalzante trailer sembra già anticipare parecchie cose: forse Jon Snow non è così morto, e quasi certamente la defunta Montagna torna in azione al servizio dell’odiosa Cersei; intanto i draghi di Daenerys sembrano ulteriormente cresciuti insieme a Bran Stark che dovrebbe tornare a rivestire un ruolo importante anche in previsione di una resa dei conti con gli abominevoli Estranei. Forse finalmente Arya e Samsa getteranno le basi per una riscossa degli Stark? (che il sadico Martin continua a rimandare). Inoltre chissà se Stannis Baratheon è veramente morto per mano di Brienne di Tarth? Tanti interrogativi aumentano comunque le attese. Una cosa è certa (oltre alla presenza dell’arguto e intramontabile Tyrion): gli sceneggiatori della serie tv, pur sotto un’attenta supervisione da parte di Martin, hanno saggiamente semplificato e sintetizzato molte situazioni e personaggi che lo scrittore ha continuato invece ad ampliare a dismisura, rendendo più difficoltoso poi riallacciare tutti i nodi della complessa vicenda.