Dark Waves - locandina premiMentre la fiaba nera Dark Waves di Domiziano Cristopharo (v. recensione) fa incetta di premi in vari festival di cinema indipendente (miglior film e migliore colonna sonora al “Hollywood International Moving Pictures Film Festival“, al “Los Angeles Independent Film Festival Awards“, al “NYC Indie Film Awards” e infine al “Creation International film Festival” – Canada), segnaliamo un altro film dell’intraprendente regista: Two Left Arms, ingegnosa rielaborazione delle tematiche dello scrittore statunitense H.P. Lovecraft, il maestro indiscusso dell’orrore cosmico.

Dopo Virus: Extreme Contamination, ancora una volta il “Solitario di Providence” fornisce l’ispirazione a Cristopharo, regista il cui horror ‘metafisico’ e senza compromessi (di tipo commerciale) si dimostra particolarmente congeniale a rappresentare sullo schermo gli incubi e le visioni oniriche di Lovecraft. La lavorazione di Two Left Arms era iniziata nel 2012, ma il film è stato terminato solo di recente. L’aspetto potenzialmente più interessante del film è che, insieme alle classiche tematiche lovecraftiane (misteri alieni, luoghi isolati e ostili, culti antichissimi…), vi è il recupero del patrimonio di leggende del territorio abruzzese che fa da sfondo alla vicenda. Infatti Two Left Arms si svolge a Secinaro, località dell’entroterra abruzzese, nell’antichità legata al culto dionisiaco della dea Sicinna che inneggiava alla libertà più sfrenata. Nonostante fosse stato proibito già nel 186 A.C. dal senato romano, esistono documenti che fanno pensare che il culto di Sicinna e della Sicinnide (l’antica danza pagana ad esso collegato) sia sopravvissuto oltre il quarto secolo dopo Cristo, fino a quando, secondo la leggenda, il tempio che ospitava i riti venne distrutto da un raggio di luce proveniente dal cielo, per poi essere sostituito da un santuario della Madonna. Oggi c’è chi ipotizza che l’antico culto e i suoi seguaci siano stati annientati da un meteorite che avrebbe anche formato un cratere diventato poi il laghetto del Sirente.

Su queste premesse suggestive Domiziano Cristopharo, insieme allo sceneggiatore Andrea Cavaletto (di cui ricordiamo la sceneggiatura dell’horror cileno Hidden in The Woods, e dei fumetti Dylan Dog e Martin Mystere), costruiscono un film che si preannuncia accattivante e originale, ma che non perde di vista i maestri del fantastico italiano come il Pupi Avati de La casa dalle finestre che ridono. Infatti in entrambi i film abbiamo un protagonista che si reca in un paesino sperduto della provincia rurale italiana per restaurare un misterioso dipinto…

Two left arms - posterNel cast di alto livello horror troviamo Paolo Stella (La terza madre), Yvonne Sciò, Frank Laloggia (Scarlatti – Il thriller), Ruggero Deodato (più noto come il regista dell’indimenticabile Cannibal Holocaust) e Carlo de Mejo (Paura dei morti viventi, Manhattan Baby). Leonardo Cruciano (Il racconto dei racconti) ha curato gli effetti speciali.
Fortunatamente, nonostante i migliori registi italiani indipendenti siano costretti a lavorare all’estero a causa della sconsolante situazione produttiva e creativa in cui versa il nostro cinema di genere fantastico-horror, le splendide e suggestive location italiane ricche di misteri e leggende non vengono del tutto dimenticate.

 

 


 

Un restauratore americano di origine italiana, Randolph Carter, arriva in Italia nel piccolo borgo abruzzese di Secinaro per il ripristino e il restauro di un vecchio dipinto custodito in una chiesa sconsacrata. Nell’arduo compito viene aiutato da un alchimista e da una giovane del posto. Carter scopre di essere circondato da persone strane che nascondo oscuri segreti forse relativi al vicino lago che la leggenda vuole sia stato creato dall’impatto di un meteorite…