Alligator people

Due neuropatologi sottopongono una giovane infermiera volontaria ad un esperimento che dovrebbe riportare alla luce dei ricordi sepolti profondamente nella sua mente. La donna, sotto l’effetto di una specie di macchina della verità, racconta una strana storia del suo passato di cui non ha più ricordo: durante il viaggio di nozze, il marito si allontanò improvvisamente, dopo aver ricevuto un misterioso telegramma,  facendo perdere le sue tracce. Ma la novella sposa non si rassegna ed intraprende un’ardua ricerca sulle tracce del marito. Dopo anni di ricerche, la donna finalmente trova un’esile traccia che la conduce in una sperduta località della Louisiana, dove un medico conduce degli esperimenti segreti che coinvolgono uomini ed alligatori…

Girato in un magnifico bianco e nero, esaltato dal formato CinemaScope, Uomini Coccodrillo (1959) appartiene al fortunato filone delle mutazioni uomo-animale, assai in auge in quegli anni. Ma a differenza di altri monster movies coevi, è un film narrativamente non banale, misterioso ed interessante, almeno nelle premesse, tra i primi ad essere ambientato nella cornice suggestiva delle paludi della Louisiana. L’esperto Roy Del Ruth dirige con mano rigorosa una vicenda ben articolata, strutturata a flashback che crea le giuste atmosfere. Anche il cast è all’altezza, a cominciare dalla bella Beverly Garland, eroina femminile questa volta in primo piano e non in un ruolo puramente ornamentale. Gli appassionati cinefili ricordano soprattutto però la partecipazione di Lon Chaney Jr. nella parte del rozzo abitante della palude, dedito alla bottiglia e a sterminare gli alligatori colpevoli di avergli staccato una mano (ora sostituita da un pittoresco uncino). Purtroppo la parte finale del film non è all’altezza del resto e scade notevolmente in soluzioni deludenti e sbrigative (l’esplosione del laboratorio, la fine del mostro nelle sabbie mobili della palude…). Anche il trucco dell’uomo alligatore nella fase conclusiva della sua progressiva metamorfosi, non contribuisce ad elevare il finale, anzi risulta piuttosto ridicolo in quanto appare troppo visibilmente come una maschera di plastica carnevalesca.

 

 

Info & curiosità:
Il personaggio di Paul Webster (l’uomo alligatore) è stato probabilmente fonte d’ispirazione per il personaggio della Marvel, Curt Connors (Lizard), di recente apparso come antagonista dell’ Uomo Ragno in Amazing Spiderman (2012). In effetti The Alligator People è uscito diversi anni prima che lo scrittore di fumetti Stan Lee creasse il personaggio di Lizard; ed i due hanno un’origine quasi identica.

Era stato progettato un videogioco per Atari 2600, ispirato al film, ma non è mai uscito in commercio. Recentemente, è stato ritrovato un prototipo mostrato al pubblico.

Uomini Coccodrillo è stato il primo film di fantascienza/horror dove ha lavorato il make-up artist Dick Smith (1922-2014). In seguito avrebbe realizzato il make-up e i trucchi di film celebri come L’Esorcista.

Si dice che per migliorare la sua interpretazione di uomo in preda ai fumi dell’alcol, l’attore Lon Chaney Jr. presumibilmente andava in scena già ubriaco e doveva essere guidato passo passo. O più verosimilmente a fine carriera, Chaney era spesso incline all’alcolismo anche fuori dalle scene.

Il sistema di ripresa cinematografica CinemaScope, basato su lenti anamorfiche, fu in auge dal 1953 al 1967. Questo sistema ha dato inizio ai moderni formati cinematografici, ma è stato rapidamente reso obsoleto dalle evoluzioni tecniche di altri formati, in particolar modo da quelli derivati dal formato Panavision.

Titolo: Uomini Coccodrillo (The Alligator People)
Regia: Roy Del Ruth
Anno: 1959
Produzione: USA – Associated Producers, 20th Century Fox – sonoro, b/n, durata 74 min.
Sceneggiatura: Orville H. Hampton, Robert M. Fresco
Fotografia: Karl Struss
Scenografia: John Mansbridge, Lyle R. Wheeler
Effetti speciali: Fred Etcheverry, Dick Smith (makeup)
Musica: Irving Gertz
Interpreti: Beverly Garland, George Macready, Lon Chaney Jr, Richard Crane, Frieda Inescort, Bruce Bennett


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