Fantasticherie-di-un-passeggiatore-solitario

Anche la 15° edizione del TOHorror Film Fest è terminata con l’assegnazione di tutti i premi e menzioni speciali. Ecco di seguito l’elenco di tutti i vincitori.

Concorso Lungometraggi

PRIMO PREMIO

Fantasticherie di un passeggiatore solitario di Paolo Gaudio (Italia)

Dopo essersi aggiudicato il Premio Mario Bava, come Migliore Opera Prima al Fantafestival di Roma (2015), Fantasticherie di un passeggiatore solitario si porta a casa il primo premio al festival di Torino. Inoltre si aggiudica il Premio Antonio Margheriti per l’inventiva artigianale. Il film dalle atmosfere visionarie e surreali, è stato premiato per la sua originalità e “per la riuscita interazione di tecniche cinematografiche non facili da coniugare“. Infatti il regista Paolo Gaudio (classe 1981), qui al suo esordio nel lungometraggio, è autore di cortometraggi di genere fantastico, impegnato da anni nella sperimentazione di tecniche d’animazione quali stop-motion, cut-out animation e computer grafica. Ora Gaudio sta sviluppando un nuovo ambizioso progetto intitolato Dagon, tratto dall’opera di H.P.Lovecraft, interamente sviluppato in  stop-motion e claymation (tecnica cinematografica che utilizza plastilina animata a passo uno).

Trama
Tre personaggi di tre epoche diverse vengono uniti da un sogno di libertà e da un piccolo capolavoro di letteratura. Un viaggio misterioso e senza tempo attraverso le aspirazioni, le sofferenze e le “fantasticherie” di un poeta, di un giovane studente e di un bambino sperduto nel bosco.
Jean Jacques Renou (Luca Lionello) è uno scrittore che vive nel 1876, in un piccolo e squallido seminterrato. Povero e vecchio inizia a scrivere Fantasticherie di un passeggiatore solitario, un romanzo di formazione che è anche un ricettario fantastico. Theo (Lorenzo Monaco) è un giovane laureando in filosofia dei nostri tempi, da sempre intrappolato tra le vicende opprimenti della propria famiglia e la sua bizzarra passione per i libri incompiuti, non ultimo quello di un certo Renou. Totalmente rapito dal romanzo, Theo giunge all’inattesa conclusione di voler realizzare la “Fantasticheria n° 23”: l’ultima “ricetta” scritta dal poeta che conduce in un luogo straordinario noto come Vacuitas. Infine, la storia di un bambino smarrito in un bosco senza tempo: il protagonista di quel libro che Renou sta scrivendo e che Theo sta leggendo con tanto trasporto…

 

MENZIONE SPECIALE – 1

Pos Eso di Sam (Spagna)

Anche questa pellicola spagnola è realizzata in stop-motion ed è ricca di citazioni ed omaggi ad altri classici dell’horror come L’esorcista, Omen, Psycho e Shining. Il regista Samuel Ortí Martí (in arte Sam) ha realizzato un brillante mix tra orrore e comicità ma che non esita a denunciare con irriverenza le bruttezze della società.

Pos Eso

Trama
Trini, la più famosa ballerina di flamengo nel mondo, perde il marito in un banale incidente domestico. Depressa dalla disgrazia, Trini abbandona il palcoscenico. Quando Damien, il figlio di 8 anni, diventa incontrollabile, Trini si rivolge a numerosi medici. Ma la scienza medica non riesce a dare risposte all’inspiegabile mutamento del ragazzino. Damien sembra posseduto da uno spirito oscuro. Alla disperata ricerca di una soluzione, Trini si imbatte in un prete spretato dall’incerta fede, chiamato Padre Lenin che sembra essere l’unica ancora di salvezza per salvare quel che rimane della sua famiglia…

MENZIONE SPECIALE – 2

Fury: the tales of Ronan Pierce di Kevin McKarthy (Stati Uniti)

Ispirato ad una graphic novel, Fury: the tales of Ronan Pierce ha avuto la menzione speciale “per l’impeccabile realizzazione tecnica e per la capacità di rinverdire il filone cinecomics attraverso l’uso esasperato della violenza, dell’azione e degli elementi pulp”.

FuryTheTaleOfRonanPierce

Trama
Harbor City: uno sbirro vigilante comincia a vendicare la sua famiglia per mettere in atto una sanguinosa vendetta. La furia ruota attorno a Ronan Pierce: inesorabilmente alla ricerca di indizi, Ronan scatena sistematicamente la sua rabbia in una città piena di psicopatici, gangs e corruzione.

 

Premio Anna Mondelli per la miglior opera prima

Hostile di Nathan Ambrosioni (Francia)

L’horror francese Hostile si mette in evidenza come miglior opera prima per la regia del giovanissimo Nathan Ambrosioni (14 anni), grazie ad una “maturità artistica dimostrata nonostante la giovane età, di quello che riteniamo sarà una promessa del nuovo cinema fantastico”.
Hostile

Trama
Meredith Langston adotta due orfane, Anna ed Emilie: il loro arrivo coincide con un evento inspiegabile che cambia radicalmente il comportamento delle due sorelle. Meredith chiede aiuto a SOS Adoption, un programma TV che osserva il modo in cui i bambini adottivi si adattano alle loro nuove case. Due giornalisti vanno ad incontrare le ragazzine, ignari di ciò che li attende.

 

 

 

 

Concorso Cortometraggi

PRIMO PREMIO

The Mill at Calder’s End di Kevin McTurk (Stati Uniti)

Già vincitore come migliore corto straniero all’ultimo Fantafestival di Roma, The Mill at Calder’s End si è distinto per la sua straordinaria tecnica realizzativa, infatti i protagonisti sono delle marionette di impressionante realismo. E’ una storia vittoriana di fantasmi da horror classico che sa suscitare una certa paura.

Millatthecalderend

 

MENZIONE SPECIALE

The Silent di Toni Tikkanen (Finlandia)

“Un cortometraggio che non lascia indifferenti e colpisce emotivamente e visivamente, le inquadrature, la musica e il ritmo conferiscono a “The Silent” un’atmosfera ambigua ed efficace, nonostante la durata molto ristretta; può ricordare abbastanza da vicino il cinema di Nicolas Roeg”.

The Silent - corto


Trailer

 

https://www.youtube.com/watch?v=QcgKYlGn57c