lucy

Titolo: Lucy (Lucy)
Regia: Luc Besson
Anno: 2014
Produzione: Francia – EuropaCorp, TF1 Films Production – Durata 89 min.
Sceneggiatura: Luc Besson
Fotografia: Thierry Arbogast
Scenografia: Hugues Tissandier
Effetti speciali: Philippe Hubin
Musica: Eric Serra
Interpreti: Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Min-sik Choi, Amr Waked, Pilou Asbæk

Lucy, una giovane studentessa che studia a Taipei, vive alla giornata in attesa dell’occasione giusta. Un giorno viene convinta dal suo inaffidabile ragazzo a consegnare una misteriosa valigetta ad un gruppo di spietati malavitosi coreani. Ma Lucy viene subito catturata e costretta a fare da corriere della droga dal feroce boss Kang che non esiterà a farle impiantare chirurgicamente nella pancia alcuni sacchetti della nuova potentissima droga che era contenuta nella valigetta. Per sfuggire alle indesiderate attenzioni dei suoi carcerieri, la ragazza subisce un pestaggio che causerà la rottura della sacca di droga presente all’interno del suo corpo. Quando la droga comincerà a diffondersi nel suo organismo, Lucy subirà un progressivo e costante aumento delle sue facoltà mentali e fisiche fino a raggiungere straordinarie capacità che ovviamente userà per vendicarsi degli spietati malavitosi…

Luc Besson torna alla fantascienza dopo il visionario e spettacolare Il quinto elemento (1995) con un’altra eroina indomita, questa volta dotata ‘suo malgrado’ di facoltà a dir poco eccezionali. Come dichiarato dallo stesso Besson, Lucy è un film ambizioso che ha richiesto 10 anni di lavoro per lo script e di ricerche per documentarsi sulle teorie scientifiche sul cervello umano e sull’intelligenza che sono alla base della storia. Le premesse, indubbiamente accattivanti, sui poteri inespressi della mente umana, erano già presenti in altre pellicole recenti come Limitless, Transcendence o il meno recente La forza invisibile. Però Besson privilegia la via a lui congeniale dell’action-thriller adrenalinico, elegante e tecnicamente ineccepibile ma che oscilla tra il banale e il pretenzioso, rischio da lui stesso paventato in una dichiarazione rilasciata in passato sulla genesi del film. Come action-movie funziona a dovere, seppur con tutto il suo bagaglio di elementi risaputi che si porta dietro: i mafiosi asiatici crudeli fino a rasentare la stupidità, esagerate esibizioni di superpoteri, piogge di pallottole di tutti i calibri, inseguimenti automobilistici a folle velocità nelle vie di Parigi (rigorosamente di marca Peugeot come nell’antesignano Subway del 1985), lo scienziato saggio e simpatico (con la solita faccia di Morgan Freeman), le forze di polizia sempre un passo indietro, etc… Di fronte a queste collaudate mirabilie l’ambizioso film sull’intelligenza umana passa inevitabilmente in secondo piano, anche se sapientemente Besson strizza l’occhio a 2001 Odissea nello spazio con la rappresentazione del fantasmagorico viaggio spazio-temporale di Lucy, quando, alla fine della sua metamorfosi, arriva ad impiegare al 100% le sue facoltà cerebrali. Scarlett Johansson se la cava bene nella parte di Lucy (non a caso si chiama proprio come il più celebre reperto fossile di ominide femmina scoperto, vissuto 3,5 milioni di anni fa) una ragazza comune non molto sveglia (ma la sua amica è molto peggio) che si evolve fino a raggiungere uno stato (semi)divino. Naturalmente da vera superdonna farà polpette dei cattivi coreani, chiamerà la mamma al telefono mentre si fa operare senza anestesia e non rinuncerà ai tacchi a spillo durante la sua difficile evoluzione mentale. Min-sik Choi (Old Boy) nella parte dello spietato boss, è un cattivo di maniera e il bravo Morgan Freeman fa sempre lo stesso ruolo da un po’ di tempo a questa parte. Buone le musiche del compositore di fiducia Eric Serra, soprattutto il brano che si intitola non casualmente God’s Whisper. Più che soddisfacenti gli incassi in Italia che dopo 2 settimane dall’uscita hanno sfiorato i 5 milioni di euro.

By Julius

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