The Void

 

Dopo gli articoli sui film tratti direttamente o ispirati liberamente alle opere di H.P. Lovecraft  (Lovecraft e il cinema, diviso in tre parti) e un altro sui film che in qualche modo condividono tematiche e atmosfere dello scrittore di Providence (12 film lovecraftiani da scoprire tra weird e mistery), abbiamo sentito la necessità di aggiornare con nuove recensioni o articoli su pellicole perlopiù recenti il cinema horror lovecraftiano. Anche se continua a mancare all’appello una grande produzione di un film tratto da un’opera di Lovecraft, l’orrore cosmico con la sua emblematica ‘paura dell’ignoto’, riscuote sempre un certo interesse al cinema (e nella narrativa weird), pur riguardando prevalentemente un pubblico di ‘nicchia’. Lovecraft è morto sconosciuto e in miseria ma attualmente la sua influenza nel cinema e nella narrativa fantastica e horror è più viva che mai. Naturalmente non basta la presenza di mostri anfibi o di creature più o meno tentacolari per dare a un film horror la patente di ‘lovecraftiano’, altrimenti qualsiasi monster-movies potrebbe rientrare nella categoria. Sicuramente non sono lovecraftiani ad esempio il classico Il mostro della laguna nera o i più recenti Spring La forma dell’acqua: si tratta di ottime rivisitazioni del mito della Bella e la Bestia ma distanti da qualsiasi traccia di orrore cosmico.

 

 

The Void

 

 

The void

Lungamente e vanamente atteso in sala, The Void – Il Vuoto (2017) alla fine è uscito in home-video, per la regia di Jeremy Gillespie e Stevem Kostanski. Fin dal titolo, il film trasuda orrore cosmico da tutti i pori in un tripudio di effetti speciali vecchia maniera (non CGI), mostruose mutazioni fisiche e mentali, angoscianti visioni di altri universi, culti segreti e riti efferati. Indubbiamente The Void è il film più lovecraftiano degli ultimi anni, pur non essendo riconducibile a una sua opera specifica.

L’agente Daniel Carter (Aaron Poole), durante un pattugliamento di routine, si trova a soccorrere un giovane sanguinante trovato sul limitare della foresta. Il ferito viene trasportato nell’ospedale più vicino, una struttura in smobilitazione a causa di un recente incendio. Ma ben presto il piccolo e isolato ospedale diventa l’epicentro di terribili e inspiegabili avvenimenti che coinvolgono medici e pazienti mentre all’esterno gli adepti incappucciati di una misteriosa setta cingono d’assedio il posto. La situazione degenera rapidamente tra attacchi di follia e mostruose trasformazioni. L’agente Carter si inoltra nei recessi sotterranei dell’ospedale, insieme ad altri sopravvissuti, in cerca della ex moglie e di una via di fuga dall’incubo…

The Void più che un omaggio diretto a Lovecraft è da considerarsi un omaggio ai suoi interpreti nel cinema horror degli anni ’80 ovvero a John Carpenter, Brian Yuzna, David CronenbergLucio  Fulci, Clive Barker… Lo spirito e le tematiche sono tipicamente lovecraftiane ma l’impianto narrativo, l’aspetto visivo e la suspense incalzante rimandano a film divenuti classici dell’horror come La CosaDistretto 13, Hellraiser, Society, Re-Animator… Ma a differenza di altri horror lovecraftiani degli anni ’80, come il già citato Re-Animator From Beyond, la pellicola dei giovani cinefili Gillespie Kostanski rifugge dal grottesco umoristico, pur eccedendo in effetti splatter, anzi si azzarda a farci intravedere, oltre alla consueta galleria di ripugnanti creature mutanti, inquietanti scorci di universi alieni che la prosa del Solitario di Providence descriveva come inaccessibili ai limitati sensi umani e in grado di far vacillare la ragione. Forse possiamo criticare una trama dallo svolgimento criptico e labile ma il senso di angoscia dovuto a un destino ineluttabile e sconosciuto a cui i protagonisti non riescono a sfuggire, rende con efficacia la paura dell’ignoto della narrativa di Lovecraft. The Void è un film dall’ atmosfera cupa e misteriosa ma anche permeato da apparizioni mostruose e folli crudeltà, dove gli inferni ‘personali’ dei singoli protagonisti si ampliano e si trasfigurano nella dimensione di pura malvagità a cui ha accesso l’enigmatica setta di silenziosi incappucciati, capitanati dal dottore dell’ospedale, resuscitato e orribilmente mutato per l’occasione. I misteri rimangono perlopiù insoluti e l’ambiguo finale non aiuta a chiarire l’oscura vicenda ma comunque il film ha l’ambizione di tradurre in immagini quello che potremmo definire ‘orrore cosmico’.

Spoiler!

Nel confronto finale tra l’agente Carter e il folle dottore nei sotterranei dell’ospedale, il poliziotto ferito si scaraventa con il suo nemico attraverso un portale che dà su un’altra dimensione. Qui, sotto un cielo plumbeo e alieno, Carter ritrova l’ex moglie e insieme si tengono per mano mentre guardano attoniti  una colossale piramide oscura che appare tra le nubi…

 

The Void

 

The Void, nato inizialmente come un progetto finanziato con il ‘crowfunding’, rimane comunque un film a basso budget, nonostante l’indubbia qualità degli effetti speciali e dei trucchi che tendono a prevalere sulla sceneggiatura e sui personaggi talvolta appena abbozzati. Nonostante questi limiti, il film si mantiene compatto e coinvolgente (per non dire sconvolgente) senza cadute nel ridicolo involontario o nell’allegoria troppo spinta: senza neanche essere troppo innovativi, i due registi si affidano saldamente al cinema carpenteriano (il tema dell’assedio), al collaudato ‘survival horror‘ e soprattutto a una mitologia simil-lovecraftiana con le sue malvagie e arcane entità più vecchie del tempo che nel cinema weird-horror fanno sempre la loro figura. Poi per chi volesse addentrarsi in una lettura metaforica legata alle tragedie della vita reale (come la perdita di un figlio per una coppia) troverà qualcosa su cui meditare.

 

Regia: Jeremy Gillespie, Steven Kostanski

Produzione: Canada – 2017 – durata 90 minuti

Sceneggiatura: Jeremy Gillespie, Steven Kostanski

Cast: Aaron Poole, Kenneth Welsh, Daniel Fathers

 


 

Trailer