Omega Man

In una Los Angeles desolata e spettrale cerca di sopravvivere Robert Neville, ex medico militare e ultimo uomo sopravvissuto a una guerra batteriologica avvenuta due anni prima. Di notte deve difendersi dagli attacchi della ‘Famiglia’, uomini che il conflitto batteriologico ha trasformato in mutanti albini e psicotici. Guidati dal loro capo, il fanatico Matthias, escono al calare delle tenebre dal loro rifugio per distruggere con il fuoco qualunque resto dell’era tecnologica, responsabile della distruzione della civiltà di cui Neville rappresenta l’ultimo simbolo vivente. Il sangue di Neville, immunizzato da un vaccino sperimentale di sua ideazione, rappresenterà l’ultima via di salvezza per un’umanità senza più speranze…

Il film di Boris Sagal del 1971 è la seconda pellicola, dopo il B movie L’ultimo uomo della terra (1964) con Vincent Price, tratta (parzialmente) dal celebre romanzo di Richard MathesonIo sono leggenda”. Lo spassoso titolo della versione italiana, 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra (The Omega Man), anticipa un aspetto dei lugubri mutanti che escono solo al tramonto, in lotta con il colonnello Neville, l’ultimo uomo sulla terra, ritenuto responsabile della catastrofe che si è abbattuta sull’umanità. L’immagine dei mutanti vampiri è abbastanza classica, nonostante siano albini sprovvisti di particolari facoltà ‘vampiresche’, anche se non manca nel film il simbolismo del sangue nel suo aspetto religioso, legato soprattutto alla crocifissione e alla redenzione del protagonista.
Spettacolare e coinvolgente, il film ha tra i suoi punti forza anche la splendida fotografia di Russell Metty e la suggestiva musica di Ron Grainer. La colonna sonora del film pubblicata per la prima volta in cd nel 2000 in edizione limitata, è diventata oggetto di culto per i collezionisti. L’autore del soggetto Richard Matheson rimase insoddisfatto della sceneggiatura che subì molte modifiche durante la lavorazione. Infatti il film si discosta molto dall’opera originale di Matheson, soprattutto per quanto riguarda i membri della Famiglia che differiscono notevolmente (a parte la comune fotofobia) dai ‘vampiri’ del romanzo, più simili a zombi apparentemente privi di razionalità umana.

Omega man

Però va detto che in questo caso i mutanti del film, fanatici e oscurantisti che odiano la tecnologia moderna in ogni sua forma, sono molto più inquietanti e realistici dei soliti ‘zombi’ o non morti vampireschi ormai stravisti in decine di pellicole. Gli incappucciati membri della Famiglia, simili a lebbrosi medievali capitanati dal fanatico Matthias (impersonato da un ispirato Anthony Zerbe), non si fanno dimenticare facilmente. La notevole suspense del film è scandita dagli agguati e dalle trappole che i mutanti tendono al combattivo Neville. Anche il finale allegorico religioso del film si discosta da quello del romanzo che al contrario non lasciava nessuna speranza per l’umanità.

Spoiler!

Infatti nell’ultima inquadratura Neville, trafitto dalla lancia del fanatico Matthias, appare senza vita nella fontana davanti casa sua con le braccia allargate, nella stessa posizione di Gesù crocifisso, con l’acqua della fontana ormai rosso sangue, come il nuovo salvatore dell’umanità. Nel sangue di Neville, immunizzato da un vaccino di sua invenzione, si trova la cura per l’umanità

Più che a “Io sono leggenda”, il regista Boris Sagal e lo sceneggiatore esordiente Joyce H. Corrington sembrano rifarsi alla fantascienza catastrofico-sociologica degli anni ’70, condita con altri generi in voga all’epoca come la Blaxploitation, ad esempio quando il solitario Neville incontra una bella ragazza afroamericana, non ancor toccata dal contagio. Piuttosto, le sequenze indimenticabili dove il protagonista si aggira nella città deserta, cercando di sopravvivere e di ricreare una parvenza di normalità nella sua vita, ricordano un altro racconto di Matheson, “Regola per sopravvivere“, più vicino alle tematiche e alle atmosfere di Occhi bianchi sul pianeta terra. Nella parte dell’ultimo uomo della terra giganteggia il divo Charlton Heston (1923-2008) che con questo film interpreta il secondo capitolo di un’ideale trilogia post-apocalittica composta anche dai due classici Il pianeta delle scimmie (1968) e 2022: i sopravvissuti (1973).
Nel 2007 viene prodotto un remake non proprio memorabile, Io sono leggenda con un improbabile Will Smith nel ruolo che fu di Heston. Il documentario su Woodstock a cui assisteva Charlton Heston in un cinema deserto, nel remake è sostituito dal film d’animazione Shrek: un segno dei tempi (cinematografici) che cambiano.

 

Info e curiosità

Scartata per motivi di costo l’idea iniziale di costruire un set cinematografico che riproducesse un’area urbana disabitata, il film venne girato nelle strade di Los Angeles durante i weekend e i giorni festivi per rendere l’idea di una città deserta. Anche se uno spettatore attento potrà notare in lontananza auto in movimento, qualche pedone e semafori lampeggianti. All’inizio del film, durante i titoli del film quando Neville guida solitario per Los Angeles, si può notare sulla facciata di un palazzo, la scritta “The Omega Man”. (fonte Wikipedia)

Significativa citazione storico-politica (ma anche cinematografica) è Woodstock – tre giorni di pace, amore e musica (1970) di Michael Wadleigh, la pellicola che Neville va a vedere al cinema, riferimento dal sapore nostalgico ad un modello sociale perduto e mai raggiunto.

Il film ha anche avuto il pregio di contribuire alla rivalutazione (anche cinematografica) delle persone di colore (nel personaggio di Lisa) che proprio il cinema di genere aveva avviato con La Notte dei morti viventi (1968) di Romero.

 

Titolo: 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra (The Omega Man) • Regia: Boris Sagal • Anno: 1971 • Produzione: USA – Warner Bros., Walter Seltzer – colore, sonoro, durata 98 min. • Sceneggiatura: Joyce H. Corrington, (dal romanzo ‘Io sono leggenda’ di Richard Matheson) • Fotografia: Russell Metty • Scenografia: William L. Kuehl • Effetti speciali: A. Paul Pollard • Musica: Ron Grainer • Interpreti: Charlton Heston, Anthony Zerbe, Rosalind Cash

By SeRe


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