Avengers_Age_of_Ultron

In un paese dell’Europa dell’Est la squadra di supereroi conosciuti come Avengers (Vendicatori) è in missione per recuperare lo scettro di Loki, potente strumento custodito in una base dell’Hydra (organizzazione criminale di ex nazisti) che viene utilizzato per compiere esperimenti sugli esseri umani. Recuperato lo scettro, dopo una dura battaglia, gli Avengers tornano alla base di New York. Qui gli scienziati del gruppo, Tony Stark/Iron Man e Bruce Banner/Hulk, scoprono che all’interno della gemma dello scettro c’è un’intelligenza artificiale e in segreto la usano per completare il programma di difesa globale “Ultron”. Ma l’entità artificiale appena creata ha altri programmi e sfugge rapidamente a qualsiasi controllo. Ultron manifesta subito il desiderio di vendicarsi del suo creatore Stark e con l’aiuto di due umani potenziati dall’Hydra (Pietro, in grado di correre a velocità superumane, e Wanda Maximoff, che può manipolare le menti e creare campi di energia) progetta di annientare l’intero genere umano che reputa superato e dannoso per la sicurezza della Terra…

Preceduto da una campagna pubblicitaria tambureggiante, Avengers: Age of Ultron ha creato grandi aspettative presso i fan dei supereroi Marvel. E, almeno per ora, i risultati al box office stanno dando ragione ai produttori di questo kolossal. Non mancano tutti quegli ingredienti cari agli appassionati del genere come mirabolanti esibizioni di super poteri, scontri tra supereroi e super cattivi, disaccordi e combattimenti tra gli stessi supereroi, catastrofi immani evitate all’ultimo momento, piani diabolici per soggiogare il mondo e soprattutto momenti epici alternati a momenti ironici per sdrammatizzare il tutto come è nello stile Marvel. Eppure, al di là della godibilità e spettacolarità delle singole scene, il risultato d’insieme di quest’ultimo capitolo dell’ambizioso progetto Marvel Cinematic Universe può risultare assai indigesto e confuso per lo spettatore non particolarmente addentro all’universo Marvel e alle sue storie. In generale va detto che in Age of Ultron si esagera con gli effetti speciali fin dall’inizio, come nella sequenza dell’assalto alla base dell’Hydra girata con ritmi frenetici da videogame che stancano presto in un film. La saturazione da effetti digitali e una trama al servizio di quest’ultimi (e non viceversa) possono generare noia e calo di interesse. Tecnicamente non si possono fare appunti e lo spettacolo è garantito ma l’effetto finale è più frastornante che realmente coinvolgente. E’ quindi un cinema pop corn di facile e immediato consumo ma che non rimane impresso a lungo. Però se consideriamo Age of Ultron solo come un tassello del Marvel Cinematic Universe (MCU) il giudizio può essere in parte differente. Il MCU, nato nel 2008, consiste in un progetto produttivo seriale (modalità mutuata dal mondo dei fumetti) dove tutti i personaggi si muovono e interagiscono in un unico universo narrativo coerente che prevede con furbizia commerciale (dopo già l’uscita di undici pellicole: l’ultima è stata Capitan America The Winter Soldier) la realizzazione di numerosi altri film già programmati per i prossimi anni (è in uscita a breve Ant Man), con in più tre serial televisivi che si svolgono nello stesso contesto narrativo e che si intersecano fra loro. Ideato da Kevin Feige, il MCU è un superamento del concetto di sequel e vuole creare un universo narrativo pesantemente autoreferenziale che però rischia di essere apprezzato alla lunga solo dai ‘Marvel maniaci’. Si tratta di un progetto ambizioso e in qualche modo innovativo anche se non sempre il concetto di esasperata serialità tipico dei fumetti e delle serie tv si applica bene al cinema. Ciò che nel fumetto appare originale, credibile e avvincente al cinema può risultare risibile e banale. Tornando al film, il regista Joss Whedon si dimostra ferrato in materia di comics e prova a miscelare con perizia personaggi e trame tratte sia dalle storie classiche dei Vendicatori, sia dalla linea “alternativa” Ultimate. Però dal fumetto crossover Age of Ultron del 2013, il film prende solo il titolo e il personaggio di Ultron, per il resto ha una trama diversa. Whedon si rifà essenzialmente alla storyline classica ma pesca con disinvoltura anche da altre serie aggiungendo elementi e personaggi in verità piuttosto superflui per arrivare ad un risultato finale farraginoso e sovrabbondante.  Tra una scazzottata e l’altra abbiamo modo di assistere alla sbrigativa nascita del temibile androide Ultron (personaggio creato da Roy Thomas – testi – e John Buscema – disegni – nel lontano 1968) e alla sua ribellione contro i suoi creatori. Astutamente, al cinema la sua creazione viene assegnata al già noto Stark/Iron Man invece che al dottor Henry Pym, alias Ant-Man (o Giant-Man) supereroe non ancora arrivato sugli schermi. I puristi dei comics Marvel storceranno il naso davanti all’inutile inserimento dei gemelli Maximoff, presentati come umani potenziati dall’Hydra, ma nei fumetti sono mutanti figli di Magneto, il grande antagonista degli X-men, conosciuti come Quicksilver e Scarlet. Il velocista Pietro Maximoff /Quicksilver fa la sua comparsa anche in X-Men – Giorni di un futuro passato produzione della Fox che non fa parte del Marvel Cinematic Universe. In Age of Ultron appare per la prima volta anche il supereroe androide Visione,  personaggio insolito ed affascinante (creato nel 1968), ma nei fuochi d’artificio della battaglia finale le sue peculiari facoltà non vengono messe in luce con la dovuta chiarezza. Se nel fumetto classico le origini della Visione rimanevano a lungo misteriose, nel film appare da subito come una creazione di Ultron che viene gettata sbrigativamente nella mischia, schierata con i Vendicatori. Tra eroi sovrumani (Hulk, Visione), supertecnologici (Iron Man) e divini (Thor), il tentativo di approfondire e sviluppare gli altri eroi più ‘normali’ (cioè non dotati di particolari superpoteri) come l’arciere Clint Barton/Occhio di falco (con tanto di famiglia a carico) e Natasha Romanoff/Vedova Nera (che si invaghisce di Banner/Hulk) risulta abbastanza goffo e improbabile, più che altro un espediente per riprendere fiato tra un combattimento e l’altro. E Joss Whedon, non ancora sazio di tanta carne messa al fuoco, a metà dei titoli di coda ci fa vedere Thanos (il Titano Pazzo), uno dei supercriminali più potenti e spietati dell’universo Marvel, che abbiamo potuto già ammirare nei Guardiani della Galassia (2012). Evidentemente si sta preparando la strada per il colossale Avengers: Infinity War (diviso in due parti) e Captain America: Civil War previsti per il 2016.

Titolo: Avengers: Age of Ultron
Regia:  Joss Whedon
Produzione: 2015 – USA – Marvel Studios, Walt Disney – Durata: 141 min.
Sceneggiatura: Joss Whedon
Effetti speciali: Industrial Light & Magic
Interpreti: Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Paul Bettany, James Spader, Samuel L. Jackson


Guarda il trailer