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Nella Transilvania medievale il valoroso principe Vlad governa con lungimiranza la sua gente in veste di riluttante vassallo dell’impero ottomano. Un giorno, durante il decimo anniversario del suo prospero principato, gli oppressori turchi pretendono come nuovo tributo la consegna di mille giovani (compreso suo figlio) da addestrare ed utilizzare in guerra al servizio del crudele sultano Mehmet II. Il principe Vlad per proteggere la sua famiglia e la sua gente si troverà di fronte ad un terribile dilemma: accettare gli oscuri poteri che un antico vampiro gli ha offerto per combattere i turchi, rischiando la dannazione eterna o veder soccombere i suoi cari e il suo popolo alla furia conquistatrice degli ottomani?

Come nell’antefatto del visionario ed ambizioso Dracula di Bram Stoker di Francis F. Coppola, in Dracula Untold la vicenda del vampiro più famoso viene raccontata in un’ottica (pseudo)storica, collegando il Dracula letterario di Bram Stoker alla figura realmente esistita di Vlad Tepes l’Impalatore, principe di Valacchia, personaggio indubbiamente affascinante ma controverso, descritto dalle diverse fonti alternativamente come tiranno sanguinario e crudele oppure come valoroso regnante, duro ma giusto, in lotta contro l’oppressore turco. Ma, piuttosto scontatamente, Dracula Untold sceglie la via dell’ action-fantasy, a metà strada tra 47 Ronin e i film dei supereroi Marvel, ultimamente molto in voga. Indubbiamente la figura di un Dracula visto sotto un’angolazione positiva e supereroica è abbastanza originale e potenzialmente interessante ma una sostanziale mancanza di inventiva impediscono al film di innalzarsi al di sopra della media dei soliti blockbuster d’azione. Naturalmente lo spettacolo è assicurato infatti non mancano rutilanti effetti speciali (fitte nubi di pipistrelli lanciati contro il nemico), cupi panorami ‘digitali’ (tenebrose foreste e castelli diroccati), scontri epici contro folte schiere di ottomani (spazzati via come fuscelli come farebbe Superman), scene melodrammatiche (la morte dell’amata moglie Mirena) e creature oscure che forniscono una spruzzata di horror. Le trovate di stampo hollywoodiano mettono in secondo piano i classici aspetti storico-folkloristici legati alla figura del principe Vlad Tepes. Invece era tragicamente vera l’usanza (come mostrato nel film) da parte dei turchi ottomani di reclutare con la forza bambini (tra i 6 e 9 anni) da ogni terra per addestrarli e farli diventare schiavi-soldati, gli spietati Giannizzeri. La vicenda lineare di Dracula Untold, senza particolari sorprese e cambi di ritmo, si fa comunque seguire senza troppi sbadigli anche grazie alla discreta recitazione degli attori tra cui spiccano un volitivo ma tormentato Luke Evans nella parte di Dracula e un tenebroso e luciferino Charles Dance (di recente distintosi nella parte del crudele Lord Tywin Lannister nel Trono di Spade) nel ruolo dell’antico Maestro Vampiro che vive recluso in una grotta. Il regista irlandese Gary Shore, al cui attivo ha diverse pubblicità, dirige con tecnica ineccepibile, anche se visivamente il film ha talvolta toni troppo ‘patinati’ per un horror su Dracula ma evidentemente è l’ambientazione fantasy che viene fatta prevalere. Le riprese del film si sono svolte nell’Irlanda del Nord. Il finale ‘aperto’, ambientato ai nostri giorni, fa temere l’inizio di una sfilza di sequel action-vampireschi sulla falsariga di Underworld o Blade

Titolo: Dracula Untold
Regia: Gary Shore
Anno: 2014
Produzione: USA – Universal Pictures – durata 92 min.
Sceneggiatura: Matt Sazama, Burk Sharpless
Fotografia: John Schwartzman
Scenografia: François Audouy, Paki Smith
Effetti speciali: Andre Emme, Swen Luppino, Jonathan Martin, Andreas Schiller
Musica: Ramin Djawadi
Interpreti: Luke Evans, Dominic Cooper, Sarah Gadon, Charles Dance, Diarmaid Murtagh, Art Parkinson

 

 

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