La giuria della 13° edizione del Ravenna Nightmare Film Fest 2015 ha assegnato i seguenti premi:

 

Premio Anello d’Oro al Miglior Film Lungometraggio

 

CordIl riconoscimento più importante della manifestazione, l’Anello d’Oro, è andato a Cord opera prima del regista colombiano Pablo Gonzalez ma prodotto e girato in Germania. Cord è un film sci-fi post-apocalittico dalle cupe e disperate atmosfere horror che non esita ad affrontare tematiche scabrose.
In un mondo post-apocalittico dagli inverni senza fine, piccoli gruppi di sopravvissuti vivono nel sottosuolo in squallidi bunker. A causa delle condizioni insalubri di vita, i rapporti sessuali sono diventati pericolosi e di conseguenza vietati dall’autorità. In questa realtà desolante la masturbazione è diventata la pratica sessuale dominante per la quale sono stati sviluppati tutta una serie di dispositivi tecnologici in grado di potenziare il piacere tramite la stimolazione diretta del cervello dei soggetti interessati. Czuperski, un commerciante di tali apparecchiature, fa un accordo con Tania, una ragazza sesso-dipendente: lei gli permetterà di sperimentare nuovi dispositivi sul suo corpo in cambio di piacere illimitato. Ma ben presto il loro rapporto andrà fuori controllo…

Motivazione premio: “Per l’inedita, cruda, riflessiva visione del futuro, raccontata con pochi mezzi, unità d’ambiente, bravi attori e un’intensa tecnica cinematografica“.

Premio Miglior Regia

 

Deep Dark

Horror interessante dai risvolti onirici e psicanalitici, Deep Dark di Michael Medaglia si aggiudica il premio per la miglior regia a Ravenna.

Hermann è uno scultore fallito che, nonostante abbia votato la sua vita all’Arte, vede crescere di giorno in giorno la sua frustrazione di fronte agli scarsi risultati delle sue creazioni artistiche. Finché un giorno, dopo aver occupato un nuovo studio in cerca di ispirazione, una strana e non ben definita entità si manifesta allo scultore con le sembianza di un buco nel muro che parla con voce femminile. L’inspiegabile fenomeno riuscirà a materializzare le fantasie più selvagge e gli incubi più oscuri di Hermann…

Motivazione premio: “Per aver saputo raccontare con allucinata leggerezza, i patimenti dell’arte, dell’amore e la subdola corruzione del potere”.

 

Premio Weird Vision

Francesca

Francesca dell’argentino Luciano Onetti si è distinto per essere un sentito e visionario omaggio al cinema italiano di genere, soprattutto a quello di Dario Argento, senza peraltro rinunciare a essere innovativi e articolati in fase di sceneggiatura. Come già si può vedere dal trailer sottostante la fotografia, le scenografie, le musiche, i costumi costituiscono per lo spettatore una raffinata e ispirata immersione in un certo cinema degli anni ’70.
Sono passati 15 anni dalla scomparsa della piccola Francesca, figlia del celebre narratore e poeta Vittorio Visconti; intanto in città uno psicopatico assassino si sta impegnando a fare pulizia delle ‘anime impure e dannate’ con omicidi che sembrano trarre ispirazione dall’opera del poeta Dante. I detective Moretti e Succo, interpellati dall’inefficiente polizia, vengono incaricati di far luce su questi omicidi ‘danteschi’. Francesca sembra essere tornata ma non è più la ragazza di un tempo…

Motivazione premio: “Per aver omaggiato con un atto d’amore, stravagante e visionario, il nostro cinema di genere degli anni ‘70″.

 

Premi Anello d’Argento al Miglior Cortometraggio

 

Adam and Eve raised Cain di Francesco Erba, cortometraggio realizzato con animazioni in stop motion.
Le cicatrici di un’infanzia segnata da tragici eventi, portano Albert a rinchiudersi nel seminterrato. Costruire ‘mondi’ in miniatura è la sua unica abilità. Questa passione gli permette di fuggire dalla realtà e dai tormenti di sua madre. Ma l’ultimo ‘volo’ nel suo passato, trasformerà Albert in un uomo consapevole e quindi molto pericoloso…

Motivazione premio: “Una storia originale e ben costruita, realizzata con una tecnica accurata e visionaria“.

 

Premio del Pubblico

Goddess of Love

Il pubblico del festival ravennate ha premiato Goddess of Love di Jon Knautz che già si era fatto apprezzare per il ‘lovecraftiano’ The Shrine (2010), segnalato in un nostro precedente articolo. Si tratta di un thriller psicologico che affronta il tema dell’instabilità mentale di una giovane donna che si trasforma da generico psicodramma a incubo intenso.
Venus, una spogliarellista sfortunata in amore, trova un fidanzato in un suo cliente sorprendentemente vulnerabile perché scosso dalla perdita della moglie. Tuttavia dopo essere stati un po’ di tempo insieme, Venus inizia a sospettare che l’uomo si sia trovato un’altra. In preda alla gelosia, la donna comincia a perdere il controllo, vittima di allucinazioni e tendenze omicide…

 


Trailer