Il Mostruoso Dr.Crimen

L’insoddisfatta e ambiziosa reporter Nora è alla ricerca dello scoop della ‘vita’. Sollecitata dal suo capo decide di rispondere ad un misterioso annuncio su un giornale che la porta a fare conoscenza con il dottor German Lin, geniale chirurgo plastico che vive recluso in un maniero nei Balcani. Ma il dr. Lin, affetto da una mostruosa deformità al viso (che tiene celata con un mascheramento) è alla ricerca di qualche anima pia che riesca ad amarlo nonostante il suo aspetto.
L’intraprendente Nora, vincendo l’iniziale ripugnanza, decide di stare al gioco fingendo interesse e compassione verso lo sventurato dottore. Ma quando Lin scopre che la ragazza è solo interessata alla possibilità di un reportage sensazionale, la sua folle vendetta non tarderà a farsi attendere…

La cinematografia messicana ha sempre avuto al suo interno una forte componente fantastica, nutrita dal ricco folklore della tradizione locale e dall’influenza del confinante cinema horror made in USA che fin dagli anni ’30 lanciava sugli schermi una serie di mostri di successo mondiale, da Dracula a Frankenstein. Infatti il primo Dracula (1931) di Tod Browning, interpretato da Bela Lugosi, ebbe una versione in spagnolo girata in contemporanea al film in lingua inglese durante la notte, utilizzando gli stessi set. Protagonista era l’attore messicano Carlos Villarias che impersonava il celebre vampiro. Ma come per il cinema italiano, una produzione horror messicana di una certa rilevanza ha avuto inizio nella seconda metà degli anni ’50 con una sterminata serie di pellicole piuttosto macabre e violente, ricche di personaggi della tradizione orrifica (vampiri, licantropi, mummie azteche…), talvolta messi in contrapposizione ad una folta schiera di eroi mascherati, interpretati da veri lottatori di wrestling, figure da sempre molto popolari in Messico.
In un’ottica di riscoperta delle origini dell’horror messicano va quindi collocato Il mostruoso dottor Crimen (El monstruo resuscitado, 1953) pellicola bizzarra e lugubre che anticipa alcuni aspetti originali e fantasiosi della produzione cinematografica fantastica del grande paese latino-americano e non solo. Pur nelle sue dinamiche narrative improbabili e semplicistiche tipiche di un classico B movie realizzato con pochi mezzi, il film nella figura del mad doctor German Lin/dr.Crimen sembra anticipare le tematiche dell’horror ‘chirurgico’ (che ha di solito per protagonisti chirurghi plastici più o meno folli) che qualche anno più tardi conoscerà una certa popolarità con pellicole come Occhi senza volto (1960), Il cervello che non voleva morire (1962), L’uomo che vinse la morte (1962), Il diabolico dottor Satana (1962), etc… Naturalmente il tragico dr. Crimen richiama altri celebri e sfortunati villain del cinema horror come il fantasma dell’opera o il dr. Frankenstein. Ma questa volta, in un curioso scambio di ruoli, è lo scienziato ad essere di aspetto mostruoso al contrario della sua creazione, un giovane di bell’aspetto da lui resuscitato e comandato come un robot da utilizzare per catturare Nora, la donna che ha tradito la sua fiducia. E come in molti film horror italiani, il personaggio femminile di Nora, seppur vittima dei deliranti sentimenti del mad doctor, è rappresentato sotto una luce negativa in quanto insensibile ed opportunista. Realizzato poveramente tutto in interni (con qualche sfondo fotografico per il mare),  Il mostruoso dottor Crimen si avvale di un’efficace fotografia in bianco e nero dai toni quasi espressionisti che contribuisce a creare una certa atmosfera macabra e melodrammatica. Rozzo ma efficace il trucco del mostruoso dottore, interpretato da José María Linares-Rivas (1901-1955), noto attore spagnolo che ha lavorato anche per Buñuel. Dirige con mestiere, il veterano dell’horror messicano Chano Urueta (1904-1979), regista prolifico (113 film) e anche attore (Il mucchio selvaggio). Tra gli sceneggiatori troviamo Arduino (Dino) Maiuri, scrittore italiano molto attivo anche nel nostro cinema come sceneggiatore. Un cenno a parte merita l’attrice di origine cecoslovacca Miroslava Stern (1925-1955) morta tragicamente suicida a Città del Messico a soli trent’anni dopo aver partecipato al film  Estasi di un delitto di Luis Buñuel. Il suo corpo fu trovato disteso sul letto, con in mano una fotografia del celebre torero Luis Miguel Dominguín per cui la bella attrice provava un sentimento non corrisposto.
Nei poster italiani dell’epoca il dr. Crimen era presentato piuttosto enfaticamente con la frase: “più forte di Frankenstein, più sanguinoso di Dracula, più feroce dell’Uomo Lupo“.

 

Titolo: Il mostruoso dottor Crimen (El monstruo resuscitado)
Anno: 1953
Regia: Chano Urueta
Produzione: Messico – b/n,  durata: 91 min.
Sceneggiatura: Dino Maiuri, Chano Urueta
Fotografia: Victor Herrera
Trucchi: Armando Meyer, Jorge Benavides
Musica: Raul Lavista 

Interpreti: Miroslava Stern, José Maria Linares, Carlos Navarro, Fernando Wagner


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