Tears of Steel è un innovativo e interessante esempio di cinema basato sull’open source, infatti questo corto fantascientifico di 12 minuti è stato realizzato utilizzando Blender, un software free di grafica tridimensionale realizzato dai creativi del Blender Institute di Amsterdam. Come negli altri progetti Blender, gli sviluppatori hanno lavorato assieme per creare e aggiungere nuove funzionalità del programma, come quelle di camera tracking, rotoscope, compositing, e color grading. Un team di specialisti di CGI 3D per sette mesi ha lavorato sotto la guida dello sceneggiatore e regista americano Ian Hubert che ha dovuto conciliare e coordinare le diverse esigenze degli sviluppatori con la realizzazione del film.
Il cortometraggio, ambientato in un futuro forse non troppo lontano, racconta l’estremo tentativo di un gruppo di soldati e scienziati nascosti ad Amsterdam di bloccare, cercando di riprodurre con la realtà virtuale un importante evento del passato, un attacco di robot fuori controllo che stanno prendendo il sopravvento sulla razza umana. Il disilluso protagonista, in maniera quasi tragicomica, dovrà tentare di riconciliarsi con la ex fidanzata della sua gioventù che nel frattempo si è ‘evoluta’ in un robot che di umano apparentemente non ha più nulla…
Tears of Steel è uscito nel 2012 sotto licenza Creative Commons e si è finanziato attraverso il crowfunding e con l’appoggio di illustri sponsor come Netherlands Film Fund e Google.

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