Titane, Palma d’Oro al Festival di Cannes 2021, non è certo un film horror ‘convenzionale’, anzi tende a non essere inquadrabile nel cinema di ‘genere’, come anche i suoi due protagonisti Alexia e Vincent la cui identità fisica e sessuale risulterà piuttosto ‘fluida’ nel corso di una vicenda strana e intricata. Inutile raccontare la trama di Titane, basti sapere che il titolo fa riferimento alla placca di metallo (titanio) inserita nella testa della piccola Alexia dopo un incidente automobilistico. Si può parlare di cinema horror solo perché la regista francese Julia Ducournau ricorre a elementi di ‘body horror‘ e ‘gore‘ per raccontare una storia dai contorni surreali e dagli arditi simbolismi, ricca di sesso, violenza e deformità corporee. Del resto la Ducournau ci aveva già colpito con lo sconvolgente Raw – Una cruda verità, film estremo e provocatorio, su una ragazza vegana che si converte ai piaceri del cannibalismo. Opera destinata a dividere, Titane può essere accomunato ad altri film estremi e controversi come Crash di David Cronenberg o The Neon Demon di Nicolas Winding Refn. Seconda regista donna a vincere la Palma d’Oro a Cannes, dopo Lezioni di piano di Jane Campion nel 1993, Julia Ducournau in un’intervista ha messo in chiaro la sua visione artistica: ” Mi piace la mostruosità, perché non è la norma “.

In attesa dell’uscita di Titane nella sale a settembre, intanto godiamoci il trailer ufficiale italiano.

Titane
di Julia Ducournau
con Vincent Lindon, Agathe Rousselle, Garance Marillier
Francia, Belgio – 2021 – 108’